Testa Di Nettuno

“Lo spirito si elevava, le donne svenivano, ed era così che nuovi dei nascevano.” Robin Williams Testa Di Nettuno Scultura in pietra calcarea Roma II secolo d.C. h. cm 27 Il dio romano è rappresentato a vista frontale, con un’espressione accigliata, capelli folti, ondulati simmetrici e barba fluente. Il volto virile, di rara intensità espressiva, […]

Gesù guarisce la figlia di Giairo

. Gesù guarisce la figlia di Giairo arte adriatica di cultura veneziana fine XII secolo Pietra calcarea cm 30 x 25 c.a Formella rilievo schiacciato in pietra calcarea con tracce di policromia.La scena si presenta in un ambiente in scorcio prospettico che esalta le qualità tecniche dell’artista. Notevole la resa degli elementi architettonici che fanno da quinta […]

Bacco Ebbro

“Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione.” Ovidio Bacco Ebbro Provincie romane dell’Impero romano, III IV secolo d.C. Scultura in marmo bianco h. cm 90 Rappresentato stante con il corpo nudo coperto unicamente da una foglia di vite, questo Bacco ebbro è immaginato come un giovane sorridente nella sua ebbrezza, […]

Бенедетто Дженнари

“La bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino.” Oscar Wilde Бенедетто Дженнари (родился в Ченто в 1633 году — умер в Болонье в 1715 году) Венера, кормящая Амура грудью Масло на холсте 120 x 155 см На картине изображена Венера, кормящая грудью Амура в тот момент, когда она его обезоруживает. Сцена сразу же […]

Санти Бульони

“Piange la Madre pietosa contemplando le piaghe del suo Figlio.” Jacopone da Todi Санти Бульони (родился в Флоренции 1494 году — умер там же в 1576 году) Пьета в пейзаже Флорентийское искусство первой четверти XVI века Глазурованная терракота 74 x 71 см Естественность перенесенных страданий, характерная для этой терракоты, выражается в драматизме сцены, переданной художником […]

Пьета

Pietà – Friuli (Carnia) fine XIV – inizi XV secolo – Gruppo plastico dipinto in pietra arenaria – h. cm 57

Полусферическая медная чаша

“E cos’è, se non destino dell’uomo, questo portare il proprio fardello, bere il proprio calice?” Johann Wolfgang Von Goethe Полусферическая медная чаша Адриатическо-византийское искусство IX–X века Рельефная и гравированная медь с полным покрытием патиной высотой 10 см, диаметром 15 см Эта чаша, явно предназначенная для литургического использования, полностью покрыта изображениями фигур четырех евангелистов. Кельтский крест […]

Распятый Христос

“Gesù disse: ‘Ti amo per come sei e ti amo troppo per lasciarti come sei’.” Chris lyons Распятый Христос Деревянная скульптура Фриульское искусство первой половины XV века высотой 150 см Интенсивная и изможденная естественность тела Христова приковывает взгляд. Голова, увенчанная шипами, наклонена вправо, и длинные локоны падают ему на плечи. Веки придают скульптуре особый вид […]

Астильский Крест

“La croce è Dio che si è fatto carne e sangue, dicendo: ‘Anche io’.” Rob Bell Астильский Крест Искусство Равенны XI–XII веков Кость, бронза, изумруды и гранаты 29 x 20 см Крест из кости с бронзовыми наконечниками имеет в центре бронзовую табличку с изображением Христа, на костяных рукоятках выгравированы Мадонна, Святой Иоанн и два Архангела. […]

Антонио Мария Да Капри

“Di Maria non si dirà mai abbastanza.” Bernardo di Chiaravalle Антонио Мария Да Капри (период с 1495 по 1504 гг.) Мадонна с младенцем на фоне пейзажа Темпера на дереве, перенесена на холст 45 x 33 см В прошлом картина приписывалась Джованни Баттиста Чима из Конельяно (Конельяно, 1459 — там же, 1517). Недавние исследования исправили старую атрибуцию, […]

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Arabella Cifani

Nata a Torino, laureata con dignità di stampa in storia della Critica d’Arte. Attiva a livello nazionale ed internazionale. Ha scritto oltre una quarantina di libri pubblicati presso prestigiosi editori stranieri e italiani e circa duecentocinquanta saggi per le più importanti riviste d’arte mondiali.

In numerosi volumi e studi, ha offerto a livello europeo, fondamentali scoperte documentarie e storico-artistiche su Nicolas Poussin, Piero da Cortona, Antonio Van Dyck, Guido Reni, Guercino, Giovanni Francesco Romanelli, Alessandro Allori, Carle Van Loo, Carle Dauphin, il Legnanino, Vincenzo Vela, Giovanni Antonio Molineri, Luca Longhi, Angelika Kauffmann, Luigi Sabatelli, Pietro Benvenuti, Vincenzo Camuccini, il Morazzone, Daniel Seiter, Alvise Vivarini, i Cignaroli, l’Orbetto, Callisto Piazza, Pietro Domenico Ollivero e  molti altri artisti.

Ha collaborato, e collabora, al “The Burlington Magazine”, “Bollettino d’Arte”, “Revue du Louvre”, “Saggi e ricerche di storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia”, “Paragone”, “Bulletin du Musée Hongrois des Beaux-Arts”, “Arte Veneta”, “Arte Cristiana”, “Storia dell’Arte”. Ha collaborato, inoltre, alle pagine artistiche de “L’Osservatore Romano”, ad “Antiquariato”, “FMR”, “Il Quirinale”. 

Ha partecipato con studi innovativi a grandi mostre del Louvre, della National Gallery e della Royal Academy di Londra, di Palazzo Venezia a Roma, collaborato   con l’Enciclopedia Treccani e l’Università della Sapienza di Roma.  Dal 2008 al 2011 è stata Direttore Artistico della Fondazione Pietro Accorsi di Torino e ha portato il museo a risultati straordinari sul piano nazionale ed internazionale, culminati nel prestito dell’ottobre 2011 da parte del Quirinale del celeberrimo “doppio corpo” di Pietro Piffetti.

   Nel 2008 è stata nominata dal Presidente della Repubblica, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Dal 2015 è redattore responsabile del settore libri del «Giornale dell’Arte», iscritta all’Ordine dei Giornalisti di Torino dal luglio 2018. Dal 2021 collabora, con articoli di storia dell’arte, con le pagine nazionali di Repubblica.it e con Repubblica.   Esperta in dipinti antichi. Perito d’arte del Tribunale di Torino, Iscritta al Ruolo dei Periti e degli Esperti della Camera di Commercio di Torino.

Si occupa di grandi temi dell’arte europea, italiana e piemontese dal Quattrocento al Settecento, con particolare interesse per la storia del collezionismo, la pittura francese del Sei-Settecento e quella fiamminga del Seicento, la pittura di genere, di paesaggio e di ritratto, l’iconografia e l’iconologia sacra, i mobili italiani e francesi del Sei-Settecento.

Stefano Causa

Professore di storia dell'arte moderna e contemporanea all'Università degli Studi "Suor Orsola Benincasa" di Napoli

Nato a Napoli il 25 novembre del 1966, ha compiuto a Firenze gli studi con Carlo Del Bravo e Mina Gregori, laureandosi, nel giugno del ’91, con la Gregori stessa, Ferdinando Bologna correlatore.

A Napoli è stato assistente di Ferdinando Bologna (1925-2019) a partire dal 1990 collaborando, tra l’altro, alla mostra su “Battistello e il primo naturalismo a Napoli” (1991) e sviluppando, in contributi su ‘Paragone’, sul ‘Bollettino d’Arte ‘ e su ‘Prospettiva’, i frutti del lavoro di quella mostra. Ha una formazione di conoscitore longhiano nel settore dell’arte cinque sei e settecentesca che, nel corso degli anni, ha integrato  con incursioni nella storia della critica (risale al 2001 un libro su Longhi e la modernità), nei campi della pittura novecentesca italiana e francese (del 2003 un volume su Balthus; del 2008, una mostra su Anna Salvatore e il neorealismo; del 2009 un’esposizione su questioni di futurismo a Napoli), nonché nella museografia e nella storia delle esposizioni (due libri sulla mostra del 1938 sui tre secoli della pittura napoletana e su quella del 1964 sulla natura morta).

Ha lavorato sulla grafica e la pittura del ‘500 (da Battista Franco al Granello fino a Teodoro d’Errico, Imperato, Valeriano e Pulzone, Azzolino e al siciliano Pietro D’Asaro). Le ricerche sei e settecentesche sono invece confluite in un volume su Battistello (2000), passando per una raccolta di saggi di storia e critica d’arte (la “Strategia dell’attenzione” del 2007) e per un volume su Salvator Rosa (2009). Sulla figura di Battistello in relazione al caravaggismo piemontese a Roma, è tornato in una mostra, curata nel 2019 presso la Pinacoteca Sabauda di Torino. E sul Caracciolo ha in preparazione una mostra che aprirà a Napoli nella primavera del 2022. Gli affondi su Giordano sono documentati in un saggio sulla rivista ‘Kronos’ (2005), in almeno due contributi su Giordano negli anni 1660, e nel catalogo di una mostra monografica sul pittore, da lui curata, apertasi al Petit Palais di Parigi il 12 novembre del 2019, la prima mai organizzata in Francia sul grande maestro barocco. Una redazione diversa dell’esposizione su Giordano, da lui curata con Patrizia Piscitello, si è aperta a Capodimonte l’8 ottobre 2020. Quanto al pieno ‘6oo e al ‘7oo, si è occupato soprattutto della bottega di Stanzione, di Pacecco de Rosa, di Onofrio Palumbo, di Marullo, di Farelli, di Traversi, del genovese Giovanni Stefano Maja, di Francesco Solimena e di Francesco De Mura con alcuni interventi sulle riviste ‘Confronto’, ‘Kronos’ e ‘Paragone’. Del viterbese Domenico Corvi ha scoperto un dipinto cruciale nelle raccolte del Pio Monte.

Per l’800 ha incentrato il lavoro soprattutto sui paesisti stranieri a Napoli (al 2004 risale una mostra monografica su Pitloo curata insieme a Marina Causa e un libretto su Pitloo e Raffaello Causa); ma si è occupato anche di Francesco Hayez e Domenico Morelli in relazione al melodramma verdiano e alla pittura ‘come suggerimento del teatro’, nonché di problemi di malasorte della scultura meridionale ottocentesca e di primo ‘9oo.

Nel 2019 ha curato, a Capodimonte, un’esposizione del maestro di Anversa Jan Fabre. Dentro un progetto di lavoro, in progress, sulla critica d’arte a Napoli nel corso del ‘9oo, specie di matrice longhiana, ha pubblicato saggi su Bologna, su Causa, su Marina Causa, su Previtali e sulla Gregori.

E’ supervisore scientifico delle collezioni seicentesche di Capodimonte (dal 2018) e, dal 2011, si occupa di promuovere la conoscenza della Cappella del Tesoro di San Gennaro con una serie di volumi (l’ultimo nel 2018). Su incarico del direttore di Capodimonte sta riallestendo, dal novembre 2020, le sale sei e settecentesche del secondo piano, e quella della Farnese al primo. Fa parte, inoltre, dal maggio del 2019, del Comitato Scientifico del Pio Monte della Misericordia. E’ stato nel vetting della Biennale dell’Antiquariato di Firenze per l’anno 2019. Fa parte del comitato scientifico delle riviste ‘Studi di storia dell’arte’ (Todi) e ‘Confronto’. Negli anni 1980 e nei primi anni ’90 ha scritto articoli per ‘Napoli Oggi’, ‘Il Giornale di Napoli’ e ‘Il Mattino’; collaborando con la ‘Nazione’ di Firenze e il ‘Resto del Carlino’ di Bologna; suoi articoli sono apparsi sul ‘Giornale dell’Arte’ (con cui collabora tuttora), ‘Segno Cinema’, ‘Art Dossier’, ‘Bell’Italia’, la ‘Gazzetta Antiquaria’, la ‘Repubblica’, il ‘Corriere del Mezzogiorno’ e la rivista dell’Enciclopedia Italiana’.  E’ appassionato di civiltà musicale afro-americana.

Paolo Erasmo Mangiante

Titolo di studio

Il N.H. Paolo Erasmo Mangiante è nato a Genova il 25 febbraio 1937. Medico chirurgo. Specialista in Odontoiatria, Radiologia e Chirurgia plastica.
Libero Docente e professore Ordinario di Chirurgia Maxillo–facciale,  dal 1986 direttore del Dipartimento (DI.S.T.BI.M.O) e Presidente del Corso di Laurea di Odontoiatria presso l’Università di Genova. Scienziato e chirurgo di fama internazionale. Autore di più di cento pubblicazioni scientifiche e di numerose monografie, due delle quali “Patologia dei Seni mascellari” e “Le Nevralgie del Trigemino” hanno ottenuto il primo e il terzo Premio San Marino. Nel 1974 è stato invitato dalla Harvard University di Boston a tenere un seminario sulle sue prime esperienze a livello mondiale di “Attecchimento delle mucose umane coltivate in vitro”.

  • Commendatore dell’Ordine di San Maurizio e Lazzaro.
  • Cavaliere di Croce e Devozione del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni, di Rodi e di Malta.
  • Delegato per la Genova e la Liguria degli Ordini Dinastici di Casa Savoia dal 2007 al 2020.
  • Vice Presidente della Delegazione ligure dell’Associazione Dimore Storiche Italiane

Attività in ambito didattico, storico e letterario

In campo letterario è autore di ROMANZI di successo, vincitori di numerosi premi letterari:

  • L’albero del Barbagianni. Novecento ed, Palermo,1997.
  • Per amore e per rabbia.De Ferrari ed.Genova,2004.
  • Collezionista,conoscitore e critico d’arte.

Autore delle seguenti:

 MONOGRAFIE:         

  • “Goya e l’Italia”Palombi-Roma ,1992.
  • “Goya e Italia” a cura della Diputacion Provincial de Zaragoza,2009.
  • Goya attraverso ei suoi autoritratti” etgraphiae,Roma,2015
  • “L’alba del Rinascimento” Solfanelli. Chieti, 2019
  • “Antonello da Messina, genio del Rinascimento” in corso di stampa


ARTICOLI

  • “La svolta del Goya in Italia. (Un capolavoro romano del Goya)”, Boletín del Museo e Instituto Camón Aznar, XXXVIII, 1989, pp. 37-54.
  • “El Goya italiano: un estado de la cuestión”, Goya, 244, 1995, pp. 212-226.
  • “Goya y el clasicismo romano de los años ’70”,Goya, 263,1998, pp. 107-117.
  • “Pinturas de tema mitológico del joven Goya”, Goya, 299, 2004, pp. 85-98.
  • “La decoracion del Palacio de Sobriadel:un modello preparatorio de Francisco Goya para el fresco del Sueno de San Josè” Boletín del Museo e Instituto Camón Aznar,  121-154.
  • “La magnificenza dei Grimaldi.Benefattori,mecenati e committenti di artisti insigni.” in “I mille anni dei Grimaldi”Atti del Convegno. Villa Marigola 7 settembre 2010.Pag.19-42.
  • “El Greco, dibujante en Italia.Analisi Reflectografico de una tabla inedita del periodo veneciano”.Boletín del Museo e Instituto Camón Aznar, CVII, 2011, pp.121-154.
  • “Goya y el ambiente artistico romano” in “Goya y su contexto”. Seminario internacional, 27-29 octubre 2011 en la Institucion
  • “Fernando el Catolico” Colecion Actas, Zaragoza, 2013, pag.285-299
  • “Goya di passaggio a Genova” La Casana, N° 3 pag.43-47. Genova 2018


SEMINARI E CONGRESSI INTERNAZIONALI

  • “Lecciones sobre Goya II. Goya Joven” in“Goya y el Palacio de Sobriadel” Seminario internacional, Museo de Zaragoza. Zaragoza 23-24 enero 1997.
  • “Goya y el ambiente artistico romano” in “Goya y su contexto” Seminario internacional, 27-29 octubre 2011 en la  Institucion “Fernando el Catolico” Zaragoza, 2013.
  • “El primer autorretrato de Goya ” Museo de Zaragoza,settembre Zaragoza,2014
  • “Goya e Guido Reni”Palazzo Pretorio,15 Giugno -10 Agosto , Pontedera,2017
  • “Un inedito ritratto di Franceso Goya” Seminario internazionale Orestano,2018
  • “Un redivivo autoritratto di Francesco Goya” Seminario internazionale Istituto italiano di cultura,7 dicembre, Malta,2018
  • Goya a Bologna non solo per curiosità” Seminario internazionale Collegio spagnolo, 10 giugno 2019
  • Angeli e demoni nell’opera di Goya” Seminario internazionale Santa Maria Tiberina 13,14 luglio 2019.


Attualmente è presidente del Comitato Scientifico della Mostra “Attorno a Goya” nell’ambito di Parma 2020 città della cultura che avrà sede presso il Castello di Rivalta (Piacenza), maggio –settembre.

Fiorella Foti

Fondatrice e Direttrice Artistica dell’Orchestra “Gruppo d’Archi Veneto”

Titolo di studio

Laurea in Lettere Classiche, conseguita a 21 anni presso l’Università degli Studi di Padova, con punti 110 e lode (tesi in Etruscologia e Antichità Italiche – relatore: Prof.ssa Giulia Fogolari, Sovrintendente alle Antichità delle Venezie _ e biennio di Perfezionamento presso l’Alta Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università di Bologna.

Attività in ambito didattico, storico e letterario

Campagne di scavo in Francia (Borgogna, 1975 e ‘76), sotto la supervisione del Prof. Christian Peyre, direttore del Dipartimento di Antichità dell’École Normale Supérieure di Parigi.

Catalogazione dei reperti di scavo di siti della Locride (1976-77), per conto del Ministero dei Beni Culturali, su mandato del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, e spesso relatrice a Congressi su temi inerenti la civiltà magno-greca.

Vincitrice col massimo dei voti (80/80) del Concorso nazionale a cattedra per la docenza, dal 1977 al 1992 si è dedicata all’esperienza didattica in veste di docente di italiano, latino, greco e storia, continuando comunque la sua ricerca storico-archeologica, con particolare interesse verso l’ambito locale, e contribuendo alla scoperta di significativi documenti storiografici inerenti la Città di Vittorio Veneto (dove ha risieduto fino al 1977).

I risultati delle sue ricerche sono confluiti in varie pubblicazioni. Tra le più rilevanti:

Ceneda – Serravalle – Vittorio Veneto: cenni storici e documentazione postale” (con E.Tranchini, 1975);

Guida del Vittoriese – Storia, arte, folklore” (1982);

Le antiche fabbriche di armi bianche a Ceneda e a Serravalle” (con E.Tranchini, 1983);

Autrice di vari Articoli su riviste specializzate di Archeologia, Storia antica e medioevale.

Studi e attività in ambito musicale

Fondatrice e componente dell’Orchestra “Camerata Strumentale Veneta”, suona tra i violinisti dell’Ensemble “Gruppo d’Archi Veneto” (da lei creato nel 2003, del quale è anche Direttrice Artistica – www.gruppodarchiveneto.it)

Per oltre trent’anni, dal 1971 al 2005, ha ricoperto il ruolo di Direttrice Artistica del Concorso Naz. di Violino “Premio Città di Vittorio Veneto” e delle collaterali Rassegne d’Archi “Mario Benvenuti”, ed è stata anche componente e coordinatrice del Comitato Artistico (in cui si sono avvicendati i Maestri Salvatore Accardo, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Luciano Chailly, Piero Farulli, Giorgio Ferrari, Bruno Giuranna, Leonardo Pinzauti, Uto Ughi, Renato Zanettovich).Artefice della designazione del Concorso e delle Rassegne di Vittorio Veneto quali rappresentanti ufficiali dell’Italia nell’E.M.C.Y (= European Union of Music Competitions for Youth, con sede a Monaco di Baviera), sancita nel Congresso di Oslo del 1998, per otto anni ha fatto parte dello stesso Organismo europeo prima in veste di Delegato Ufficiale per l’Italia, e in seguito quale uno dei cinque componenti del Comitato Direttivo. Sempre in prima linea nel favorire gli scambi culturali tra giovani strumentisti europei e nel tenere i contatti con prestigiosi Enti (tra cui: “Fondazione Hindemith” di Blonay-Svizzera; Fondazione “Moulin d’Andé”, Normandia-Francia; “Joventudes Musicales España”, Barcellona; “Gustav Mahler Jugendorchester” di Vienna, all’epoca della direzione del Mº Claudio Abbado), è stata spesso invitata in Europa a tenere seminari, conferenze, coordinamento di gruppi di studio.

Ha fatto parte di Giurie di vari Concorsi musicali internazionali (tra cui Parigi, Berna, Vigo, Weimar, Toledo, Zagabria, Vienna, Linz, Praga ….).

Tra il 1994 e il 2000 è stata chiamata a ricoprire l’incarico di responsabile dell’attivazione, organizzazione e gestione artistica dei Concorsi Nazionali di Violoncello “F.Gallani” di Lodi e “Francesco Serato” di Castelfranco Veneto.

Nel 2002 la R.A.I. – di concerto con l’E.B.U. (= European Broadcastings Union) – ha individuato in lei la referente artistica per il “Progetto Eurovisione”.

Dal 1992 al 1999 ha collaborato con il quotidiano “Il Gazzettino” di Treviso per la critica musicale ed è autrice di vari articoli, testi specialistici e pubblicazioni di carattere musicale, tra cui il volume commemorativo per il 150° dell’Istituto Musicale “F.Manzato” di Treviso (2009, che ha meritato l’apprezzamento del Presidente della Repubblica dell’epoca, Giorgio Napolitano).

Tra i soci-fondatori dell’Associazione “MusicArchi”, ne ha ricoperto il ruolo di responsabile della programmazione artistica, ideando e curando l’organizzazione di varie iniziative attivate “a latere” del Concorso di Violino di Vittorio Veneto (“Concerto di Primavera”, “Concerto di apertura” , “Premio alla Carriera”, “Vittorio Veneto String Festival”, Masterclasses per strumenti ad arco, ecc.).

Tuttora presta frequentemente la propria opera in qualità di consulente e responsabile artistico-organizzativo di iniziative inerenti l’ambito musicale (stagioni concertistiche, festivals ecc.).

Per la “dedizione e l’impegno profusi in tanti anni a favore della Musica e dei Giovani Musicisti”, su segnalazione del Presidente dott. Gualtiero Nicolini l’Ass.ne Naz. Liutai Artistici di Cremona le ha attribuito il Premio ANLAI 2015.